Cos’ é il decluttering?
Il decluttering é un termine inglese che deriva dalla parola “clutter,” che significa disordine o confusione.
Il prefisso “de” aggiunge il significato di “rimozione” o “eliminazione”. Pertanto, “decluttering” significa letteralmente “eliminare ciò che crea disordine”.
Nella pratica potremmo tradurlo in: liberarsi degli oggetti vecchi o inutilizzati.
Chi ha inventato il decluttering?
Tutti conoscono Marie Kondo, ma forse non tutti sanno che non è lei la regina giapponese di questa disciplina.
La scrittrice Kondo anni prima la pubblicazione del suo best seller “il magico potere del riordino” si é lasciata ispirare dalle regole di Nagisa Tatsumi che nel 2000 ha pubblicato il libro “L’arte di buttare: Come liberarsi delle cose senza sensi di colpa” dove spiega come il decluttering migliori oltre agli spazi domestici il benessere delle persone che lo praticano.
Il decluttering non é solo un metodo per mettere in ordine ma un proprio rito che pone l’obbiettivo di liberarsi del superfluo per migliorare la qualità della vita, riducendo lo stress e aumentando il benessere generale.

Quali sono i benefici del decluttering?
I benefici di questa pratica sono molteplici:
Aumento della produttività e della creatività
La pulizia e l’organizzazione non solo liberano la mente, ma anche lo spazio fisico. Un ambiente ordinato e privo di distrazioni può aumentare la produttività e la creatività.
Uno studio condotto nel 2012 ha dimostrato che le persone che lavoravano in ambienti puliti erano più propense a completare i compiti assegnati rispetto a coloro che lavoravano in ambienti disordinati.Per iniziare il decluttering é necessario anzitutto modificare l’approccio nei confronti degli oggetti posseduti.
Aiuta a gestire meglio gli spazi liberandoci dal superfluo
Un ambiente ordinato e pulito è fondamentale per il benessere personale. Dedicare meno tempo alla pulizia e all’organizzazione consente di avere più tempo per ciò che conta davvero.
Libera la mente e riduce l’ansia
I nostri cervelli bramano l’ordine e il costante caos visivo a cui sono sottoposti peggiora il nostro sovraccarico cognitivo, limitando la nostra capacità di concentrazione e memoria.
Uno studio condotto nel 2011 ha rilevato che più stimoli e disordine si ha in casa, minore è la capacità della nostra mente di funzionare alla massima capacità.
Lo stesso studio è stato in grado di supportare ulteriormente questa affermazione utilizzando la risonanza magnetica per dimostrare che la pulizia del disordine aumenta il funzionamento all’interno del cervello.
Aiuta a prendere consapevolezza di ciò che possediamo
A volte siamo sommersi dagli oggetti, cosi tanto da non renderci conto di ciò che realmente possediamo. Il decluttering ci aiuta a prendere consapevolezza di ciò che abbiamo e ad apprezzare maggiormente le nostre cose favorendo una mentalità di gratitudine e riducendo il desiderio costante di acquistare sempre più cose.
Aiuta a superare l’attaccamento al passato
A volte gli oggetti rappresentano ricordi, ma talvolta è necessario lasciarli andare per fare spazio al “qui e ora”. Il processo di decluttering ci aiuta a superare l’attaccamento al passato e ad accettare il cambiamento come parte della vita.

Come fare decluttering?
Per iniziare il decluttering é necessario anzitutto modificare l’ approccio nei confronti degli oggetti posseduti.
Compriamo ciò di cui abbiamo bisogno solo quando ne abbiamo bisogno.
E se non abbiamo bisogno di quella cosa, probabilmente stiamo meglio senza.
È forse questo il segreto per la felicità?
Premessa: cosa tenere e cosa lasciar andare?
Esistono varie ragioni per cui possiamo sbarazzarci degli oggetti ma il più delle volte é per una questione di funzionalità: l’oggetto é rotto, non c’é possibilità di aggiustarlo o fa parte di un set con elementi mancanti.
Difficile é invece sbarazzarci di oggetti quando non c’é un vero e proprio motivo per farlo.
Le persone tendono a non buttare oggetti che sono ancora utilizzabili (Valore funzionale), che contengono informazioni utili (Valore informativo) o perché si custodiscono dei ricordi in essi (Valore affettivo). Se in aggiunta sono anche difficili da reperire (Fattore rarità) allora farli uscire dalla nostra vita diventa un’ impresa ardua!
Il miglior approccio per iniziare é procedere per spazio e poi successivamente per categorie, una alla volta partendo da quella che per voi risulta più semplice.
Qualcuno ha notato che l’ abbigliamento é una delle categorie più semplici da cui partire, mentre i ricordi (foto, lettere, peluches) sono oggetti unici e quindi difficili da lasciar andare.
Decluttering Armadio
Se avete deciso di partire dagli armadi ecco il processo da seguire.
Innanzitutto, raccogliete tutti i vestiti che possedete e disponeteli sul letto. Gli armadi tendono sempre a nascondere abiti dimenticati in qualche angolo, quindi assicuratevi di svuotarli completamente.
Anche in questo caso, i consigli sono i seguenti:
Categorizzazione:
Iniziate a suddividere il vostro vestiario per categorie, ad esempio maglioni, pantaloni, camicie etc. Questo vi permetterà di avere una visione più chiara del quantitativo di oggetti che avete per ogni categoria e renderà più facile decidere cosa tenere e cosa scartare.
Esame:
Esaminate poi un capo alla volta. Le domande da porsi sono le seguenti:
– Ho utilizzato questo capo negli ultimi 2 anni?
– Mi sento a mio agio quando lo indosso?
– Mi valorizza?
– Rappresenta ancora il mio stile?
– Voglio ancora vederlo nel mio armadio la prossima stagione?
Se la risposta é si mettetelo in una pila di abiti da tenere se la risposta é no passata alla fase successiva di eliminazione.
Liberatene in modo consapevole:
Munitevi di sacchi o scatoloni e suddividete il tutto in 3 categorie:
– Capi da vendere
– Capi da regalare
– Capi da donare/riciclare
È importante che ti soffermi su ogni singolo oggetto, e se hai dubbi tienilo da parte e ritornaci quando avrai finito.
Non é detta l’ultima parola:
Un modo per affrontare l’incertezza è preparare una scatola in cui riporre tutti gli oggetti di cui sei incerto. Se entro un tempo di 6 mesi non sarai andata a ricercare qualcosa all interno della scatola puoi sbarazzartene tranquillamente.
Eccovi di seguito un’infografica che vi può essere d’aiuto durante la cernita.(Se sei interessata, parlo in maniera approfondita di come avere un guardaroba “Consapevole” in questo articolo)

Errori più comuni da evitare durante il decluttering dell’armadio:
“È un peccato buttarlo, lo tengo per stare in casa!”
Tenere l’abbigliamento che non usiamo più per la casa può sembrare un’ottima strategia per dare una seconda vita a capi che non vogliamo più utilizzare al di fuori delle mura domestiche; tuttavia non abbiamo bisogno di 10 t-shirt vecchie, ne di 20 tute e maglioni rotti, per i vestiti da casa possiamo tenere solo i cambi necessari per la settimana.
Accumulando sempre più vestiti per stare in casa, la quantità dei vestiti da ridurre non solo rimarrà invariata ma continuerebbe a crescere, ingrandendo la pila degli abiti destinati alla casa.
“L’ho pagato un sacco! È firmato! Non posso lasciarlo andare!”
Il prezzo non dovrebbe mai giustificare la scelta di tenere o lasciare andare un vestito che non amiamo più.
Se hai pagato molto per acquistare un determinato capo e ora ti accorgi che non lo usi più come vorresti c’é solo una soluzione: venderlo!
Con il guadagno potrete comprate qualcosa che indosserete davvero. (Eccovi una mia guida su come vendere abbigliamento usato: Migliori App per vendere abbigliamento usato)
“Non va più di moda, ma forse fra qualche anno ritorna di tendenza!”
Perché é sbagliata questa riflessione? Dalla parola di una stilista nessuno dovrebbe basare il proprio stile personale su delle tendenze stagionali.
Inoltre il concetto di stile e tendenza é un espressione “antica” che fa tanto anni 80.
Nel 2024 non si può più parlare di vere e proprie tendenze perché sul mercato esiste già tutto.
Se non indossi più un capo, potrebbe essere perché non ti piace più o forse non ti è mai piaciuto nemmeno al momento dell’acquisto.

Eccovi un prima e dopo la mia ultima sessione di Decluttering del Armadio. Avevo molte cose che occupavano spazio e che non usavo più. Riuscite a percepire la sensazione di libertà?

Decluttering Cartaceo: libri, documenti e scartoffie
Una cosa che forse non sapete su di me è che amo i libri cartacei e odio quelli digitali.
Per me è davvero difficile liberarmi di loro, ma un giorno ho immaginato la mia libreria in ordine, composta solo dai libri che amo, e solo il pensiero mi ha mandato in estasi.
Ecco perché mi sono imposta di regalare, scambiare e vendere i libri che non mi sono piaciuti o che non ho mai finito di leggere. Voglio offrire loro una seconda vita e la possibilità di essere apprezzati da qualcun altro.
Ecco alcune info utili per liberarvi dei libri che non volete più:
- Da Libraccio si possono vendere o acquistare libri di seconda mano anche online. (Il sito è specializzato in quelli scolastici).
- Altro sito per vendere e scambiare libri tra privati é ACCIOBOOKS
- Un’ iniziativa molto interessante che ho scoperto recentemente é Lascia un libro, prendi un libro. Rete nazionale volontaria per il recupero e la condivisione gratuita dei libri. Sono delle mini casette in legno situate su tutto il territorio italiano (Potete consultare la mappa per trovare la mini libreria più vicina a voi). C’é un unica regola: per prendere un libro gratuitamente bisogna lasciarne un altro.
Photo via Pinterest
Dopo aver organizzato i libri é arrivato il momento dei documenti/Scartoffie.
Anche queste come i libri aumentano di anno in anno fino a che non abbiamo più spazio per gestirle. Possiamo dividere le scartoffie in 3 macro categorie:
Quelle di cui occuparci subito
Come le bollette da pagare, lettere da rispondere, moduli da compilare etc..
Nota bene questa categoria dovrebbe essere sempre vuota, a meno che non siate persone che tengono sempre le cose in sospeso.
Quelle da conservare per un periodo limitato
(polizze assicurative, contratti d’affitto, certificati di garanzia etc.)
Quelle da conservare a tempo indeterminato
Che appartengono all ambito contrattuale.
Ciò che non rietra in questi 3 parametri può essere tranquillamente buttato ( vecchio materiale didattico che non riprenderemo più in mano, estratti conto, buste paga, bollette vecchie, etc.)

Decluttering digitale: quello che non sapevi di aver bisogno
Dopo aver letto il libro Minimalismo digitale di Cal Newport (che consiglio a chiunque!) mi sono resa conto di quanto anche i nostri dispositivi digitali possano essere caotici e bisognosi di una bella decluttering session.
Una volta all anno eseguo un decluttering massiccio su tutti i miei dispositivi. A volte mi rendo conto di perdere molto tempo davanti allo schermo per lo più quando cerco qualcosa in particolare che non riesco mai a trovare. Un documento, una foto, un progetto, e allora é giunta l’ora di fare decluttering anche lì.
Ridurre la quantità di informazioni, media, app aiuta a focalizzarci anche sulle nostre priorità.
Ecco una lista delle azioni che puoi svolgere:
- Eliminare le App inutilizzate
- Unfollow ai profili social che non ci interessano più
- Annullare le iscrizioni alle newsletter
- Cancellazione/Organizzazione delle foto e video
- Cancellazione delle chat di messaggistica
- Organizzazione delle cartelle/Desktop
- Disattivare le notifiche (Personalmente tengo attive sono quelle Whatsapp)

Decluttering senza sforzo:
Se non hai molto tempo da dedicare al decluttering, o solo l’idea ti manda nel panico più totale ecco alcune tecniche di riordino efficaci da poter svolgere quotidianamente senza perderci troppo tempo.
Un oggetto al giorno:
Una buona routine da adottare per liberarsi del superfluo é eliminare un oggetto ogni giorno. Può sembrare poco, ma alla fine dell’anno avrai eliminato 365 oggetti inutili.
Giorno 1 – oggetto in cucina/dispensa
Giorno 2 – oggetto in zona giorno/scrivania
Giorno 3 – oggetto in soggiorno
Giorno 4 – oggetto in camera da letto
Giorno 5 – oggetto/prodotti da bagno
Giorno 6 – un vestito nell’ armadio
Giorno 7 – oggetto in cantina / garage / soffitta
E così via fino a ripetere, in questo modo puoi lavorare gradualmente senza stress verso l’obbiettivo di accumulare sempre meno.
Uno entra e uno esce:
La regola “Uno entra, uno esce” è la mia preferita. Questa pratica implica che ogni volta che acquisti un nuovo oggetto, ti sbarazzi di qualcosa di simile o di un altro oggetto che non ti serve più.
Regola dei 10 minuti:
Se non sai da dove iniziare con il decluttering, prova la regola dei 10 minuti. Scegli un’area della tua casa e dedicati a ripulirla per soli 10 minuti al giorno. Non preoccuparti di finire tutto in una volta, basta fare un po’ alla volta e vedrai risultati sorprendenti.
il modo migliore per fare decluttering:
Vi svelo un segreto: il modo migliore per fare decluttering NON ESISTE.
Ognuno deve trovare la tecnica che funziona meglio per sé. Ci sono persone che preferiscono farlo tutto in una volta sola, altre preferiscono impegnarsi ogni giorno per pochi minuti.
Indipendentemente dal modo in cui scegli di partire, la cosa più importante é iniziare.
Ricorda che c’é così tanta libertà nel possedere meno cose!
decluttering significato
Una risposta
Salve,
Decluttering ecologico e ambientale:
sbarazzarsi, diminuire, diluire, eliminare TUTTO ciò che è inquinante e che ha influenza NEGATIVA sull’ambiente!!!
Per esempio: tutte le pratiche estetiche NON strettamente necessarie per la cura e l’igiene della persona : tinta dei capelli, smalto permanenti, silicone e plastica, etc… Grazie