Immagina di infilarti un maglione di lana nelle prime giornate di freddo. È morbido, caldo, quasi come un abbraccio. Eppure, non tutti i maglioni riescono a dare quella sensazione perfetta: a volte pizzicano, altre volte si deformano al primo lavaggio. Ti sei mai chiesto perché?
La risposta è tutta nella qualità.
Distinguere un maglione di lana di alta qualità da uno mediocre vuol dire non solo esaminare la scelta dei materiali ma anche comprendere le tecniche di produzione e la qualità della manodopera.
Da designer, mi sono appassionata al mondo della maglieria, forse perché il mio dresscode preferito è maglioncino in cashmere e jeans (si, sono una designer basic e noiosa).
Non ho potuto fare a meno di notare come da consumatori spesso siamo sopraffatti dalla vastità di opzioni di maglioni disponibili sul mercato non notando come l’ 80% di essi siano fatti con i piedi.
Riconoscere le caratteristiche di una maglieria di qualità è fondamentale per investire in capi d’abbigliamento che durino nel tempo.
Questo vuol dire sostenere marchi che hanno standard qualitativi elevati, rispettano l’ambiente e adottano pratiche etiche nella produzione, contribuendo così a ridurre l’impatto ambientale della moda.
In questo articolo voglio fornirti un po’ di nozioni da addetti ai lavori che spero possano aiutarti a migliorare il tuo guardaroba. C’è anche una guida all’ acquisto con opzioni di marche di maglieria sia italiane che europee e consigli pratici per prenderti cura dei tuoi capi. Inoltre, parlerò anche dell’importanza della maglieria italiana e di come sostenere brand che promuovono pratiche sostenibili e responsabili.
- Perché scegliere maglioni in lana
- Come riconoscere un maglione di lana di qualità
- Maglie in lana Fast Fashion vs Maglie in lana sostenibile
- Maglioni in lana da donna: Dove comprare maglioni da donna di qualità
- Maglieria italiana di qualità: i nomi da conoscere per sostenere il made in Italy
- I segreti per prenderti cura dei tuoi maglioni
- FAQ: Domande frequenti

Perché scegliere maglioni in lana: comfort, durata e sostenibilità
La lana è una fibra straordinaria, che offre vantaggi che i materiali sintetici possono solo imitare.
Ma quali sono questi benefici? E perché vale davvero la pena investire in un capo di lana?
Ormai si é diffuso con ampio seguito su tiktok il detto: “mi vesto in poliestere e prendo fuoco“.
Oltre a essere un cattivo conduttore di calore però la lana ha altre proprietà:
E’ termoisolante e traspirante : Così come il cotone, ha una capacità unica di regolare la temperatura corporea permettendo all’umidità di evaporare, evitando quella fastidiosa sensazione di umido che a volte si prova con i tessuti sintetici.
Ha una buona durata: A differenza di molti tessuti sintetici che tendono a logorarsi o a perdere forma dopo pochi lavaggi, la lana ha una buona capacità di allungamento questo perché le sue fibre sono elastiche: una maglia di lana di qualità può durare anni, se trattata con cura.
E’ una scelta sostenibile: La lana è una fibra naturale, rinnovabile e biodegradabile. Ciò significa che non inquina ne quando viene prodotta o ne quando viene smaltita. Se poi scegliamo maglierie italiane che rispettano certificazioni come il Responsible Wool Standard (RWS), puoi essere certa anche della produzione etica, che rispetta gli animali e l’ambiente.

Come riconoscere un maglione di lana di qualità
Riconoscere maglie in lana di qualità è come scegliere un buon vino. Non ti limiti all’etichetta più accattivante, vero? Guardi la provenienza, gli ingredienti e, se possibile arrivi all’ assaggio.
Lo stesso vale per un maglione: dietro la sua apparenza ci sono materiali, lavorazioni e tecniche che ne determinano il valore.

Eccellenza dei Materiali: il cuore del prodotto
I maglioni più pregiati sono realizzati con fibre naturali di origine animale, tra le più diffuse abbiamo: la lana, la lana merino, il cashmere, il mohair, l’ alpaca, il cammello e la vigogna.
Ma cosa rende queste fibre speciali? La loro finezza.
La finezza é il fattore che ne determina il prezzo, poiché con una fibra molto fine si ottengono filati fini e quindi tessuti leggere e più costosi. (La finezza varia da extrafine fino a 20 micron a ordinaria fino a 100 micron). La lana merino, ad esempio, grazie alla sua finezza é considerata una delle lane più pregiate insieme al cashmere proprio per la sua raffinatezza.
Che composizione devo scegliere?
Personalmente la composizione di base che prediligo é il 100%, questo perché mi da la certezza di avere un prodotto che oltre a essere qualitativamente valido sia anche biodegradabile e riciclabile.
I maglioni realizzati al 100% in lana possono essere riciclati per produrre lana rigenerata, che viene poi utilizzata per creare nuovi prodotti. Questo processo di economia circolare è possibile solo se la lana è pura e non mischiata con altre fibre, poiché una volta filate, le fibre non possono essere più separate fra loro.

Piccola parentesi per i filati misti
I filati misti non sono il “male assoluto” come spesso si pensa. È un errore comune credere che le mischie siano fatte solo per abbassare i costi; in realtà, questa non è quasi mai l’unica motivazione. Mischiare diverse fibre ha spesso lo scopo di migliorare le prestazioni e la praticità del prodotto come ad esempio renderlo lavabile in lavatrice, migliorare la texture del tessuto per renderlo più morbido e piacevole al tatto, aumentano la resistenza all’usura, ottimizzare caratteristiche pratiche come i tempi di asciugatura o le proprietà igieniche.
Se quindi incappate in tessuti misti, guardate che la percentuale di lana arrivi almeno al 70% per garantire le prestazioni ottimali.

Maglie in lana fast fashion VS maglie in lana sostenibile
Spesso mi viene chiesto:
“Giulia, ma se conta solo la composizione, comprare maglioni in 100% cashmere da catene fast fashion non è lo stesso che acquistarli da un marchio di lusso? Non si paga solo il brand?”
La risposta è no, e il motivo principale (tralasciando l’aspetto etico e sociale delle catene fast fashion di cui in questo articolo non parlerò) è la lunghezza della fibra.
La qualità della lana dipende dalla lunghezza delle fibre. Più sono lunghe, più il tessuto risulta pregiato: le fibre si intrecciano meglio, rendendo il maglione più liscio, resistente e meno incline al pilling (quelle palline fastidiose che ci tormentano ogni stagione).
Nota bene – il pilling è normale per tutti i maglioni in lana, anche quelli di alta qualità. E’ proprio una caratteristica intrinseca della lana , un must-have!
La differenza è che un maglione realizzato con fibre lunghe impiegherà molto più tempo prima di mostrarne i primi segni, mentre quelli fast fashion, con fibre corte, possono svilupparlo quasi immediatamente, persino con il semplice sfregamento ancora prima che arrivi nel nostro armadio.

Nella prima immagine sopra vedete un esempio di maglia girocollo in cashmere acquistato su vinted qualche mese fa di una nota catena fast fashion e nella seconda foto un dolcevita in cashmere acquistato 6 anni fa da un brand sostenibile.
Per ottenere fibre lunghe, le pecore vengono tosate generalmente due volte all’anno, rispettando i loro tempi naturali. Nella produzione industriale delle catene fast fashion, invece, la frequenza di tosatura è maggiore per massimizzare la quantità di lana prodotta.
Questo ovviamente compromette la qualità, generando una fibra corta. Il risultato? Un maglione che si rovina più velocemente, con una tendenza al pilling già dopo pochi utilizzi.
Oltre alla lunghezza della fibra incidono sulla qualità anche il tipo di allevamento, il clima e il cibo.
Climi freddi e rigidi stimolano la crescita di fibre più sottili e fitte per garantire un isolamento migliore.

Questo è il caso delle capre Cashmere, che vivono in regioni montuose come il Tibet o la Mongolia, dove le basse temperature favoriscono un sottopelo morbido e caldo. Il cashmere utilizzato nel fast fashion proviene spesso da aree come la Cina e l’Asia Centrale dove ovviamente non replicano le condizioni di clima rigido presenti presenti in questi luoghi.
Lavorazione: l’occhio vuole la sua parte
Quando si parla di maglieria di qualità, le cuciture sono uno degli aspetti più tecnici e rilevanti da considerare. Un occhio allenato o una buona conoscenza possono facilmente distinguere un maglione ben fatto da uno di scarsa fattura. Ecco cosa dovresti osservare:
Cuciture, punti e coste: In un maglione di qualità, le cuciture devono essere regolari e ben rifinite, senza fili allentati o estremità irregolari. Ispezionate bene il capo guardate lo scollo, le coste e le rifiniture. Ogni punto dovrebbe essere posizionato con precisione, senza interruzioni evidenti.
Se i modelli hanno una base con motivo (ad esempio righe o jacquard), verifica che i motivi si allineino perfettamente sulle cuciture laterali o lungo le maniche.
Per i maglioni esistono due principali tecniche di lavorazione, ognuna con caratteristiche e implicazioni diverse:
- Lavorazione fully fashioned (o maglia calata):
In questo processo, ogni componente del maglione (corpo, maniche e collo) viene direttamente smacchinato alla forma desiderata su macchine per maglieria. Questo metodo riduce al minimo gli sprechi di materiale, poiché non ci sono pannelli da ritagliare, e garantisce una vestibilità ottimale grazie alla precisione della lavorazione. Le cuciture sono ridotte e perfettamente integrate, offrendo una migliore elasticità e comfort. Tuttavia, questo processo rapressenta un tocco di raffinatezza in quanto richiede più tempo e competenze tecniche, rendendolo una scelta più costosa e tipica di maglieria di alta qualità. - Lavorazione cut and sew (taglio e cucito):
Con questa tecnica, il maglione viene creato partendo da pannelli di maglieria lavorati a macchina in forma rettangolare o tubolare. I pezzi vengono successivamente tagliati secondo il modello desiderato e cuciti insieme per formare il capo finale. Sebbene sia un processo più rapido e meno dispendioso in termini di produzione, presenta alcune limitazioni: la vestibilità potrebbe non essere altrettanto precisa e le cuciture possono risultare meno elastiche. Questo metodo è il più comune nei capi fast fashion.
Certificazioni
L’ultima opzione da considerare sono le certificazioni come il Responsible Wool Standard (RWS), che garantisce che la lana provenga da filiere etiche e sostenibili. Questi dettagli non solo confermano la qualità del prodotto, ma parlano anche del rispetto per l’ambiente e per chi lo produce.
Dove comprare maglioni di lana di qualità
& DAUGHTER
&Daughter è un marchio britannico che si distingue per la combinazione unica di artigianato tradizionale e sostenibilità. Collabora con 5 piccoli laboratori familiari in Scozia e Irlanda, utilizzando solo filati naturali al 100%, come lana e cashmere, filati da Todd & Duncan nella riserva naturale di Loch Leven.
Lo stile dei capi é pensato per durare nel tempo, questo approccio mette al centro qualità, tradizione e sostenibilità.



Cashmere in love
Bellissimo marchio londinese di maglieria di lusso, noto per il suo cashmere di alta qualità propone capi contemporanei e senza tempo che riflettono la fluidità e la vita senza confini della donna moderna. promuove collezioni modulari e intercambiabili tra ogni stagione, incoraggiando un consumo consapevole e l’acquisto di capi di alta qualità destinati a durare nel tempo.



Francis stories
Francis Stories è un marchio portoghese di maglieria di lusso, noto per l’uso di fibre naturali e per il suo impegno in una produzione etica e sostenibile. Propone look senza tempo realizzati artigianalmente in Europa.



Maglierie italiane: i nomi da conoscere per sostenere il made in Italy
Arknit studio



Brand italiano specializzato in maglieria di alta qualità prodotta responsabilmente dai migliori artigiani italiani. Fondato nel 2018 a Biella, nel cuore della tradizione tessile italiana, il brand promuove una filiera corta e trasparente, offrendo capi senza intermediari per garantire prezzi accessibili senza compromettere la qualità. Ottima selezione di maglioni da donna e da uomo in lana merino e cashmere rigenerato.
Rifo Lab



Rifò è un brand italiano di moda sostenibile, specializzato nella produzione di capi in cashmere, lana e cotone riciclati. Fondato a Prato nel 2017, promuove l’economia circolare attraverso una filiera corta e artigianale. Dal 2020 è certificato B Corp.
Cura e manutenzione dei maglioni di lana
I maglioni di lana sono capi durevoli ma richiedono la giuste accortezze per mantenersi al meglio nel tempo.
Come lavare i maglioni di lana senza rovinarli
Per lavare la lana, la temperatura dell’acqua deve essere tiepida e costante (mai calda). Si può lavare sia a mano che in lavatrice con il programma apposito (con temperatura non superiore ai 30°C e centrifuga leggera). Puoi usare detergenti neutri o appositi per lana.
Dopo il lavaggio, non stendere mai il capo ma tamponalo delicatamente con un asciugamano per eliminare l’acqua in eccesso, quindi appoggialo su un piano e lascialo asciugare all’ombra.
Le maglie non andrebbero mai appese per evitare che si deformino, una volta asciutto riponilo piegato nell armadio.

Come eliminare il pilling:
Come anticipato il pilling é un processo inevitabile, se il problema si presenta, usa un rasoio specifico per rimuovere i pallini, ma fallo con delicatezza per non danneggiare la trama del tessuto. Io mi trovo molto bene con quelli di Steamery
Risposte alle domande più frequenti sui maglioni di lana
Qual è la lana che non fa i pallini?
Il pilling è causato dall’attrito tra le fibre ed è un processo inevitabile. Tuttavia, scegliere lana di alta qualità rispetto a opzioni economiche riduce significativamente il fenomeno, rendendolo molto meno frequente.
Qual è il maglione più caldo?
Se cerchi il top del calore, le opzioni di acquisto sono Cashmere Alpaca e Mohair.
Anche la cashgora (una fibra ottenuta dalla incrocio del maschio della capra Mohair con la capra femmina Cashmere) é un ottima soluzione anche se difficile da trovare.
Come si fa a non far infeltrire i maglioni di lana?
Per evitare che i maglioni si infeltriscano:
- Lava i maglioni in lana a mano o utilizza il ciclo lana in lavatrice.
- Usa un detergente specifico per lana e acqua tiepida (mai calda).
- Non strofinare troppo il tessuto e non strizzarlo. Dopo il lavaggio, tampona delicatamente con un asciugamano e lascialo asciugare in piano.
Come lavare i maglioni di lana in lavatrice senza rovinarli?
Scegli il ciclo specifico per lana, con una temperatura massima di 30°C e senza centrifuga. Metti il maglione in una rete protettiva per bucato e usa un detergente delicato. Questo metodo è ideale per mantenere i tuoi maglioni in lana come nuovi.
Qual è la differenza tra lana Merino e lana normale?
Merino sta a identificare la razza della pecora. E’ una delle lane più pregiate proprio per la sua finezza che permette di avere un prodotto superiore rispetto alla lana tradizionale.
Come rimuovere i pallini dai maglioni di lana?
Puoi eliminare i pallini utilizzando un rasoio per tessuti o un apposito rimuovi-pilling. Passa l’attrezzo delicatamente sul maglione, senza premere troppo. Questo metodo è particolarmente utile per i tuoi maglioni di lana di qualità, aiutandoti a mantenerli come nuovi.
I maglioni di lana sono adatti per chi ha la pelle sensibile?
Assolutamente sì, ma scegli con attenzione. I maglioni in lana Merino o in cashmere sono ideali per chi ha la pelle sensibile, grazie alla loro morbidezza e finezza. Evita le lane più ruvide tipo la lana shetland o i capi che contengono fibre sintetiche, che possono irritare.
Come conservare i maglioni di lana durante l’estate?
Prima di riporli, lava i maglioni per rimuovere sporco e odori. Usa sacchetti in tessuto traspirante o scatole ermetiche e aggiungi bustine di lavanda o cedro per proteggerli dalle tarme.
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